sabato 2 gennaio 2010

La vera storia di adulterio tra un "noto ristoratore di pesce napoletano" e sua amante sudamericana

Ci sono uomini che usano le parole al solo scopo di nascondere i loro pensieri
[Voltaire]

O siamo capaci di sconfiggere le opinioni contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere.
Non è possibile sconfiggere le opinioni con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
(Ernesto Che Gevara)


MOTIVAZIONI
Voglio raccontare la Verità, non la verità di convenienza che lui ha raccontato fino adesso.

La verità è una sola; il "nostro amore", ceco, irresponsabile, imprudente e impulsivo ci ha rovinato la vita e basta, non una puttana brasiliana come avete detto voi, e come ha detto questo gigolo napoletano.

I motivi per il quale ho deciso di scrivere questa'' storia'' sono due; il primo è per mio figlio che ora ha pochi mesi di vita ed ancora troppo piccolo per riuscire a capire quanto un uomo possa essere, disumano e superficiale verso una vita umana, ma un giorno lui crescerà e qui troverà tutte le risposte.

Il secondo invece è perché mi sono stancata di sentire dire in giro a Napoli che una "puttana brasiliana" ha rovinato la vita di un "bravo ragazzo" titolare di un noto ristorante de pesce al centro di Napoli, perché non è vero, e io difenderò la mia integrità e dignità fino alla fine dei miei giorni.

Scrivo in questo modo perché non sono in grado di scrivere meglio.

Io giuro sulla mia vita, salute e felicità, che ogni riga qui scritta è la più sincera ed unica verità, e lo giuro anche sulla vita delle persone più care che ho, mio figlio compreso, perché io non sono ne falsa, ipocrita, né tanto meno bugiarda come lo è drogato infelice.


PRIMO APPROCCIO

Ci siamo conosciuti a novembre/dicembre del 2006, e fin dall’inizio è stato lui a cercarmi sempre... senza sosta, non io!
Dopo molta insistenza dalla sua parte, finalmente ho ceduto ed ho deciso di vederlo più spesso, all'inizio soltanto come amico, poi pian piano le cose fra di noi sono cambiate, e anche se sapevo che lui era un infedele marito, ho deciso di frequentarlo, lui mi piaceva perché indipendentemente della sua infedeltà, dimostrava essere un ragazzo dolce, ma sopratutto con un gran cuore, e poi diceva sempre che non era felice con la sua moglie, ed io all'epoca credevo che era per questo motivo che lui tradiva lei così spesso, per ciò dopo un po’ ho deciso di diventare la sua amante, secondo lui; il suo grande ed unico "amore"

AMORE; credo che questa sia la parola chiave, è la parola che gli uomini utilizzano più spesso per coltivare a lungo le storie d'amore, di passione o di puro sarcasmo con le loro amanti, o loro "amore", bho lo sanno loro come meglio definire il loro stato sessuale emotivo del momento.

"Tutti gli uomini cercano la donna ideale, specie dopo il matrimonio"(Helen Howland)

L'INIZIO DELLA AVVENTURA

Appena ci siamo concessi uno all'altro qualcosa di molto intenso ci è travolti, eravamo molto complici in ogni cosa che facevamo, devo ammettere che era o per lo meno sembrava un rapporto perfetto.

Indipendentemente del nostro rapporto, fin dall'inizio abbiamo lasciato molto chiaro che fra di noi non ci dovevano esserci delle pretese, anche perché dovuto alla nostra complessa vita privata non potevamo proprio permetterci, ma pur troppo con il passar del tempo qualcosa stava cambiando.


La voglia di vederci diventava sempre più forte e quello che sembrava essere la più bella storia d'amore improvvisamente diventò un incubo con tanto di pretese, gelosia, arroganza, incomprensione ma sopra tutto di grande vigliaccheria.

Ci siamo buttati a capo fitto in una coinvolgente storia, fatta di tanta passione, complicità ed emozione intensa, dove ci siamo chiusi in una capsula di cristallo e li siamo rimasti chiusi per mesi, protetti da ogni pensiero e problematica che la vita ci imponeva nel periodo che ci siamo conosciuti, era bellissimo vivere spensierati, camminavamo sopra le nuvole, senza aver paura di cadere, abbiamo creato un mondo tutto nostro, ed era perfetto per noi due.

In quel periodo abbiamo perso il rispetto per tutto e per tutti, pensavo soltanto alla intensità e alla carica di energia che la forza di quel sentimento ci dava ogni volta che stavamo insieme, il testosterone era alle stelle, era come se stessimo aspettando quel momento da una vita, quella sensazione di estasi e finalmente lo avevamo trovato insieme, e non ci bastava mai... (al meno cosi sembrava!)

SCELTE D'AMORE

Io per quest'uomo ho trascura e alla fine ho chiuso un’azienda, dopo 7 anni di attività, ho mandato a casa tutti miei dipendenti. (ma non mi pento, perché io stavo vivendo il sentimento più bello della mia vita insieme a un gigolo)

Rotterdam ha scritto: "Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, insipido, fastidioso..."


La vita va fatta di scelte e la mia in quel periodo l'avevo fatta, perché io vivo di emozioni vere, anche se tal volte le nostre scelte e la nostra voglia di vivere in pieno la vita possono rivelasse disastrose, comunque va vissuta.

Il fatto d'aver trascurato per cosi tanto tempo la mia azienda, sono stata costretta alla chiusura parziale e alla fine totale della attività, perché ormai le problematiche erano cosi tante che non se poteva più rimediare, in quel periodo stavo investendo nell'azienda, ho fatto dei prestiti dagli strozzini e alla fine con la mia negligenza amorosa, ho dovuto pagare i conti, perdendo casa, auto e tutto ciò che avevo costruito.
Ho trascurato irresponsabilmente la mia vita professionale pur di vivere intensamente questo amore fatto di bugia, falsità e ipocrisia, ma non mi pento perché io vivo la vita.

Anche lui per sua volta ha dovuto pagare i conti con la realtà, perché pur d'aver vissuto questa storia d'amore, passione, o di puro sarcasmo, ha trascurato la sua vita professionale e privata gettando nella spazzatura una intera vita.

Però la differenza fra me e lui è che io ho avuto le palle per ammettere d'aver perso tutto in nome del mio irresponsabile amore, lui invece da buon Napoletano ha preferito accanirsi contro di me dandomi la colpa per tutta la sua disgrazia.

“L'amore è vita, ma pur troppo quando sfugge al nostro controllo diventa un’arma letale”

L'AMORE DISINTERESSATO.

Con quest'uomo ho scoperto l'amore, ed era il sentimento più bello che io abbia mai potuto provare, quel sentimento mi aveva dato delle sensazioni di estasi mai provata prima, era meraviglioso stare insieme a lui perché per la prima volta riuscivo a provare la vera felicità in coppia.

"L'amore è un sentimento bellissimo ma altrettanto pericoloso e molto doloroso..."

Dopo qualche mesi che ci siamo lasciati, tutta Napoli diceva che io lo avevo rovinato, e tutto questo perché lui l'amante pentito e senza palle non ha voluto prendersi le sue responsabilità, e da grande vigliacco mi ha dato delle colpe che io non avevo, accusandomi e dandomi coltellate alle mie spalle.
In quasi un anno di rapporto gli unici soldi che lui ha speso per la sua"puttana brasiliana", è stato un po’ più di 3.000 euro tra regali e piccoli favori che se fanno le normale coppie, oltre un viaggio a Venezia per il nostro godimento. Io non lo costretto ad andare e a spendere soldi quando non se poteva permettere, mi ha invitato lui.

Quindi napoletani, non potete dire che una "puttana brasiliana" lo ha rovinato, e che sono stata insieme a quest'uomo povero di spirito soltanto per i soldi, perché non è vero, sono stata insieme a quest'uomo con la consapevolezza che lui non aveva nulla da darmi e che non era nessuno, l'unica cosa che lui dimostrava d'avere era una grande ricchezza interiore, e mi sono sbagliata, per il resto aveva un ristorante pieno di debiti intestato alla sua moglie, una casa in affitto, e una vecchia auto.

Io lo amavo e basta.

Io ero consapevole che se un giorno la nostra storia diventassi veramente importante, noi due dovevamo iniziare da capo, insiemi, perché ancora non avevamo una vita professionale equilibrata. (le illusione d'amore)
Se io ho deciso di intraprendere una storia con lui era soltanto perché credevo in un qual'cosa al di la del denaro, e dei beni materiale; credevo nella sua bontà, credevo nel suo amore, credevo che lui fossi un ragazzo che trovava la felicità nella semplicità della vita, e che per lui bastassi la luce del mattino che il signore li regalava ogni giorno, perché lui mi diceva che i soldi li faceva schifo.
Invece non era così, con il passar del tempo ho capito che lui era un uomo molto banale, e ambizioso, l'unica cosa che realmente li interessava era vivere di apparenza e superficialità.

Quando esistono dei veri sentimenti fra una coppia, tutti piccoli sacrifici iniziale sono nulla paragonato alla felicità di stare insieme, ma lui era troppo egoista e ambizioso per sognare minimamente in ricominciare da capo la sua fallita vita professionale si vedeva che il suo amore era soltanto fuoco di paglia come lo aveva detto in passato la sua ex moglie.

La magior parte delle coppie che conosco provano una grande insoddisfazione verso il loro partner, ma comunque vivono sotto la falsa apparenza che la società impone, e cosi finiscono per diventare frustati e infelice, quando una coppia non riesce più a trovare stimoli tra di loro e il dialogo diventa ogni giorno più scarso a questo punto la separazione è la miglior soluzione al ritrovamento di se stessi e della felicità.

Nella mia vita ho sempre avuto la possibilità di poter decidere con chi e dove andare e se un giorno ho deciso di dare il mio cuore nelle mani di quell'uomo era soltanto perché io ero veramente convinta di avere trovato qualcuno di veramente speciale, umano e sincero, ma mi sbagliavo perché non era affatto cosi, quell'uomo usava una maschera per riuscire sopravvivere con le sue infelicità e frustrazione.

Per me ciò che conta realmente sono i sentimenti veri, e anche se alla fine ho pagato le conseguenze, non ha importanza perché anche le sofferenze fanno parte della vita.

Un uomo per stare a mio fianco deve avere delle grande qualità interiore, perché io appresso i valori morale di un uomo, per me il denaro è puro materialismo e l'apparenza e il benessere che il denaro ci regala in fondo non da felicità a nessuno.

Io ero così innamorata che per quel'uomo avrei dato la mia vita, e non mi importava se lui era un ragazzo del sobborgo napoletano. Quindi nessuno puoi dire che stavo con lui interessata al suo denaro perché non era vero e lui non è una vittima perchè le vere vittime alla fine sono i suoi figli e la povera della sua ex moglie, non lui.
Lui con la sua furbizia è riuscito ad ingannare la mia sensibilità e intuizione nascondendo dentro ad un mascara ciò che realmente era dentro, facendomi vedere un qualcosa o un qualcuno che lui veramente non lo è mai stato.
“Fortunatamente, io sono forte, felice e amo la vita indipendentimente del male che ogni tanto ci possa fare, e riesco a trovare sempre una grande forza interiore, e la ritrovo ogni giorno che vedo il mattino davanti agli miei occhi, perché so che Dio mi ha dato un'altra possibilità di vivere e non la spreco rimpiangendo il passato”

L'INGANNO

Quest'uomo diceva ogni giorno che io ero la donna della sua vita, il suo amore, diceva anche che la sua vita senza di me non aveva più senso, io d'altronde li credevo, e li ripetevo le stesse cose, perché io sentivo veramente quelle sensazione,
bastava soltanto che lui passassi dalle parole ai fatti con concretezza, e io lo avrei fatto vedere quanto lui fossi realmente importante per me, oltre al "sesso" che facevamo ogni giorno e ogni ora delle nostre giornate, ma il tempo passava e io non riuscivo a vedere nulla di concreto oltre le sue pretese e gelosie.
Dopo qualche mese insieme le pretese fra di noi sono diventante sempre più evidente, e a quel punto visto che lui mi diceva ogni giorno di amarmi, "e mi diceva anche che non era più felice a casa sua in compagnia dalla sua moglie", a quel punto con base anche alle sue ripetitive dichiarazione e pretese, li ho chiesto di lasciare il poco che aveva alla sua moglie e ricominciare da capo a mio fianco. (figurati se lui avrebbe mai lasciato tutto alla sua moglie per amore di un'altra donna)

LA DECISIONE

Un giorno inaspettatamente, lui mi aveva chiamato per dire che stava andando via di casa perché voleva vivere con me, devo dire che quello è stato il giorno più felice della mia vita (Al meno per quando stavamo insieme) Anche se sapevo che la sua decisione non sarebbe stato facile per entrambi, lui aveva un bebè di pochi mese di vita e ne meno quello piccolo li rendeva felice la vita a casa...
La felicità dei figlie non dipende unicamente dalla presenza dei due genitore, perché i piccoli sono molto sensibile e percepiscono le tensione che si gira intorno alla coppia dal momento che non sono più felice insieme.

Anche i miei genitori hanno fallito nel loro matrimonio, avevo 2 anni quando mio padre se ne'era andato via di casa, dopo qualche anni non riuscivo a capire il perché, ma non li ho mai dato delle colpe. Fortunatamente mio padre era e è un grande uomo, e anche si non amava mia madre non mi ha mai fatto mancare la sua presenza, lui è sempre stato molto responsabile, affettuoso e premuroso con me.

Con il passar del tempo e con le mie esperienze di vita ho capito che nessuno in questo mondo deve legare la sua felicità ad una sedia a rotelle soltanto perché sentono l'estremo bisogno di mantenere l'apparenza della famiglia perfetta in questa società ipocrita che viviamo.

Pur troppo dal momento che finisce l'amore, la complicità e l'armonia di coppia, è inutile continuare con la forzatura perché i bambini a casa non vedendo la felicità dei genitore tendono anche loro ad essere infelice, in questo caso lasciarsi è la miglior cosa da fare, bisogna non dimenticarsi mai di farsi presente sempre nella loro vita, e la distanza di sicuro non prende mai il sopravvento.

Al di là delle conseguenze che la decisione di stare insieme poteva provocare a quella famiglia, mi sentivo egoisticamente felice, perché finalmente mi sarei svegliata fra le sue braccia. Finalmente avrei preso cura di lui, e sarei stata a suo fianco, e secondo le mie illusione per sempre... e li finalmente non ci sarebbe più il bisogno di controllare continuamente l'orologio perché il tempo finalmente era diventato il nostro alleato ma ciò che ancora non sapevamo era che sarebbe stato il tempo stesso che prima o poi avrebbe consumato quello amore.

"Ogni cosa a suo tempo ha il suo tempo" (Fernando Pessoa)

AMORE O SESSO?

Con il passare dei giorni quella nostra mezza convivenza aveva una certa superficialità, non parlavamo mai di cose realmente concrete, non facevamo nessun programma per una vita insieme, fra di noi mancavano le parole, forse perché era ancora troppo presto, forse perché avevamo entrambi paura della realtà che ci aspettava fuori dalla porta, o forse perché l'unica cosa che realmente provavamo uno verso l'altro era una grandissima intesa sessuale.

Facevamo "amore" tutto il tempo, come due animali, sembrava quasi che volevamo possedere l'anima uno del l'altro e rimanere li intrappolati per sempre... era tutto cosi passionale ed intenso che il tempo diventava un attimo, e la febbre che avevamo dentro sembrava che non volessi mai più andare via.

"l'amore è una dolce illusione che dura finché vogliamo noi"


Quando stavamo insieme sentivo molto la sua presenza fisica, ma la sua mente non era li vicino a me, lui mi aveva già dato molto quando ha deciso di "andare a convivere con me" visto che insieme alla sua moglie non era felice, come me lo diceva lui stesso.
(Lui era un uomo fortunato, aveva un figlio bellissimo, e una moglie che lo amava e non li faceva mancare mai il calore nel loro nido, perché era molto innamorata, lei aveva un grande cuore e ha suo fianco ha superato anni di difficoltà, aiutandolo ad uscire dalla tossicodipendenza e perdonando anche i sui tradimenti passati, però tutto quello che aveva per lui non era ancora abbastanza) Perché lui voleva di più...

"Nella vita chi tutto vuole alla fine finisce per non avere nulla"

AUTO CONTROLLO

Di una cosa ero certa, lui è nato infelice, insoddisfatto e con tendenza al suicidio, mi ha detto più di una volta che voleva togliersi la vita, ed io avevo paura che lo facessi davvero, lui a volta cercava anche di essere ottimista, ma il suo ottimismo aveva le gambe corte, cosi come le sue bugie, e per riuscire tamponare il male del suo spirito si ubriacava o si drogava, cercando di distruggere il dono più importante che Dio li ha dato; la vita!

Lui diceva sempre che non aveva amici e che non era amico di nessuno, ma in realtà era lui che cercava disperatamente di chiudersi in se stesso per cercare di non farsi notare da nessuno e a volta credevo realmente che prima o poi si sarebbe suicidato.

La cura per il nostro male interiore, sta dentro di noi stessi, basta aprire il cuore, la mente e lo spirito a Dio che è il nostro padre salvatore, e il padre di tutte le meraviglie di questo mondo, e vedrai che immediatamente la vita ci sorriderà, e tutte le nostre afflizione, disperazione e sensi di colpe verranno immediatamente eliminati, perché solo Dio ha il potere di curare e guarire tutte le nostre ferite, e solo lui è capace di perdonare tutti gli nostri sbagli e errori, regalandoci in ogni instante di vita una piacevole sensazione di pace e serenità interiore mai provata prima, però tutto dipende solo ed esclusivamente da noi, non dobbiamo temere ne avere paura, basta credere e chiedere dal profondo del nostro cuore e finalmente riusciremo a liberarci dal nostro male.

Ogni giorno che siamo stati insieme ho sempre desiderato che lui mi prendessi le mani, mi guardassi dentro agli occhi e mi dicessi che quella decisione l'aveva preso per la vita, e che ora aspettava a me fare la mia scelta, anche perché nessuno mi poteva garantire che quella fossi la volta buona, perché in precedenza, lui era uscito di casa per qualche giorni ma poi era tornato da lei e io ho acetato la sua decisione pur di non perderlo, però quello suo tira e molla non mi stava facendo più bene, era molto angosciante per me vedere lui andare e tornare ogni volta, diviso fra me e lei. Purtroppo queste sono le condizione che viene imposta quando sei l’amante.

I giorni passavano e noi due oltre a vivere le nostre poche giornate insieme, non dicevamo mai nulla di concreto, desideravo che lui mi dicessi; "amore mio io ti amo e desidero restare a tuo fianco per sempre, o qualcosa simile...(Che idiota)

Tutto ciò erano soltanto illusione della mia mente innamorata, io amavo quell'uomo e desideravo molto stare a suo fianco ma non era quello che ci riservava il destino.

Era così bella la intensità di quella illusione, che per un momento ho desiderato che durassi per sempre...e sempre… ma la dolce illusione dell'amore realmente finisce quando vogliamo noi, e la decisione di dimenticare un grande amore ci porta dei dolori che a volte ne meno il tempo riesce a far guarire, e a questo punto non ci resta altro che augurarci che un altro amore prenda il sopravvento e ci riempia di nuovo l'anima perché soltanto così riusciremo a chiudere le lacune che il sentimento precedente ha lasciato dentro di noi.

Dopo qualche gironi insieme, avvertivo in lui una grande ansia, lui non riusciva a dormire, era sempre agitato, nervoso, perché si sentiva sotto pressione, io comunque capivo la sua situazione per ciò non dicevo nulla, ma non nascondo che aspettavo con molta ansia quel giorno, ma il tempo da le risposte ad ogni cosa, io sapevo che per lui non era facile dover ricominciare da capo, perché prima o poi avrebbe dovuto fare i duri conti con la realtà e con la società superficiale e provinciale napoletana, lui ha lasciato la sua moglie per una brasiliana!!??.. No!!! Non poteva essere possibile, e a quel punto la razionalità a parlato più alto degli nostri superficiale sentimenti e pian piano vedevo spegnersi la luce dei suoi occhi e di conseguenza anche la mia.

Improvvisamente "abbiamo deciso" di svegliarsi da quel sogno d'amore che stavamo vivendo, o meglio dal nostro fuoco di paglia (come diceva la sua povera moglie) e il dolce sogno improvvisamente diventò un incubo.

LA RAZIONALITA

Dopo qualche mesi quel sentimento stava diventando frustrante per tutti due, e il nostro amore stava diventando sesso, sesso con insicurezza, sesso con paura, sesso con sensi di colpa, sesso con poca passione, e era il sesso l'unica cosa che manteneva ancora vivo il contatto fisico fra di noi, perchè ormai eravamo quasi rassegnati all'idea che quella storia d'amore non poteva più andare avanti, piuttosto che trovare il tempo per le coccole e le frasi d'amore.
Sentivo che stavamo tornando ad essere ciò che eravamo sempre stati; due razionale. Volevamo uccidere quella illusione, basta con le emotività! Basta con i sentimenti! Ora tocca alla razionalità, ora è lei a comandare.

Dei giorni sono passati, mancavano pochi mesi alle feste di fine anno, e lui mi dissi che il natale lo voleva passare insieme a suo figlio a casa sua e di conseguenza dormiva anche li, e io non ho condiviso la sua decisione, lui poteva passare la giornata con suo figlio, ma il fatto di dormire a casa sua io non riuscivo ad accettare ero comunque gelosa, e anche se eravamo un po’ superficiale nel nostro rapporto, io ancora lo amavo, e a quel punto li dissi che non aveva più senso stare insieme.

La verità è che io mi sentivo insicura a suo fianco, e la mia insicurezza mi stava togliendo la pace e la serenità, ma io ancora lo amavo molto... e so il quanto sarebbe stato difficile la mia decisione di abbandonare lui e il nostro amore.
Ormai mi ero stancata di vivere la sua doppia vita, e le sue indecisione, lui voleva vivere insieme a me e poi tornare a casa per le feste, e dormire nello stesso letto della donna che lui stesso diceva che non amava più, e se poi ci prendessi le abitudine soltanto per soddisfare lei come me lui stesso mi lo diceva. Non ero da accordo con quella situazione a quel punto non mi la sentivo più di continuare a fare di nuovo la sua amante.

LA SEPARAZIONE

Ho preso la dura decisione di abbandonare per sempre quel sogno d'amore e felicità eterna, mi ricordo che per la prima volta da quando stavamo insieme un grande silenzio ci ha travolti e siamo rimasti per una intera giornata senza riuscire ad stabilire un minimo di dialogo, improvvisamente tutto quell'amore che dicevamo di provare uno verso l'altro era stato travolta da una grande tempesta nella quale ha spassato via tutte le emozioni, sentimenti e desideri.

Dopo un po’ la mia valigia era pronta, il giorno seguente sono andata via da Napoli e dalla sua vita convinta che non sarei mai più tornata, anche se quell'uomo era ormai diventato un mio pensiero fisso, e la sola idea di non vederlo mai più come io stessa li avevo detto, mi soffocava, mi sentivo mancare l'aria, stavo morendo dentro.

Gli giorni della nostra separazione è stata molto difficile per me. Qualche giorni dopo abbiamo iniziato a messaggiarci, dopo un po’ lui mi ha chiamato, e mi aveva chiesto come stavo, ero a pezzi! Mi sentivo molto infelice, senza forza per lottare, ne tanto meno avevo abbastanza lucidità nella testa per ragionare sulla mia vita e suoi seri problemi economici che stavo affrontando e che avrei dovuto affrontare da quel momento in poi, cercavo ad ogni modo di dimenticare lui ma non riuscivo. Non riuscivo a trovare il coraggio di strappare, o per lo meno di cercare di togliere con tutte le mie forze quel sentimento dal mio cuore, non lo potevo fare, perché faceva troppo male pensare in ricominciare senza lui.

Jim Morrison diceva: Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare.

Parole sagge, ma in amore tutto diventa molto più difficile da superare e ci vuole realmente una grande forza di volontà per riuscire a voltare pagina e sorridere di nuovo alla speranza di un nuovo amore.

Dopo qualche minuti di conversazione abbiamo capito che la nostra storia tendeva ad arrivare alla fine dovuto a tanti piccoli problemi che ci divideva in quel momento, il nostro era un amore impossibile.

L'AMICIZIA

Dopo qualche abbiamo ripreso a sentirci più spesso, sicuramente non come prima, quando stavamo ore e ore al telefono come due ragazzini a parla di sentimenti e di cose banale pur di cercare di stare vicini in quelle ore trascorsa al telefono.

Lui mi chiamava e parlava della sua vita privata e professionale, nostro amore se stava dirottando verso l'amicizia, lui mi diceva che economicamente non stava bene e mi parlava anche del suo rapporto a casa, mi diceva che le cose non stavano andando bene fra lui e la sua moglie, perché lei li dava delle colpe, e tutto sommato la povera aveva ragione, perché anche lei era una vittima del nostro sentimento imprudente e irresponsabile, e a quel punto ero io che iniziavo ad avere forti sensi di colpa per il suo serio problema matrimoniale, e per non avere fermato quella storia fin dall'inizio. Purtroppo quando un amore nuovo non ci si comanda.
Lui diceva che il suo atteggiamento li stava rendendo la vita veramente molto difficile e che lui non la sopportava più...

Mentre lui parlava io cercavo di essere forte, lo ascoltavo e li dicevo che lui doveva stare sereno a casa sua, e che doveva cercare di dialogare con lei ansi che aggredirsi, e a quel punto desideravo che lui fossi felice con sua moglie perchè la sua felicità era anche la mia. (Una puttana non se comporta in questo modo) Credo che io sia stata una delle persone che ha più influenzato lui a tornare a casa e a riprendere il rapporto con lei, per stare anche vicino a suo figlio.
Ogni volta che facevo la sua "psicologa" subito dopo sentivo un grande male dentro ma sapevo comunque che quella era la decisione giusta da fare.
Ormai era passato un mese che ci siamo visti l'ultima volta, la sua situazione non era ancora cambiata, perché lei ormai aveva perso la stima e il rispetto per lui, i nostri discorsi ormai errano sempre gli stessi, lui si stava auto distruggendo, e non stava bene, beveva molto e se drogava cercando cosi di tamponare i suoi problemi.

SENSI DI COLPA

Quanto sono stata male per lui, cercavo di aiutare lui a distanza, ma lo vedevo sempre più confuso, e io in qualche modo mi sentivo colpevole per tutto il suo male, volevo stare a Napoli vicino a lui, ma vedere, ma ho preferito evitare lui per molto tempo soltanto perché avevo molta paura delle conseguenze.
Lui continuava a parlare dei suoi problemi e io non mi sentivo più bene nel vedere tutto questo ed ho deciso di aiutare lui cercando in qualche modo di rassicurare la sua moglie dicendole che noi due non stavamo più insieme, e cercare in qualche modo di vedere se riuscivo a salvare ciò che era rimasto del suo matrimonio.

"C'è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c'è amore, ma da una parte sola" (Oscar Wilde)

Dio sa quello che fa, e soltanto lui conosce il destino di ogni uno di noi, ed solo lui che ha il potere di cambiare le cose.


Io ho cercato di cambiare il percorso delle loro vite, perché per un attimo credevo di essere Dio, ma alla fine sono stata punita per i miei nobile gesti da eroina presuntuosa.

"Nel destino di ogni uomo puoi esserci una fine del mondo fatta solo per lui: Si chiamo disperazione" (Victor Hugo)

MIO RITORNO A NAPOLI

Dopo quasi un mese, ho deciso di tornare di nuovo a Napoli, mi sentivo sotto pressione, dovevo fare qualcosa per riuscire a sentirmi meglio.
Ma appena ho visto lui, ho sentito una emozione così forte che non riuscivo a controlare. "I nostri sentimenti" hanno preso di nuovo il sopravvento e ancora un'altra volta eravamo li insieme abbracciati a fare l'amore, ma questa volta qualcosa era cambiato,
l'amore, la passione, e il grande desiderio c'era ancora ma la problematica realtà che ci circondava non ci faceva proprio pensare di nuovo alla idea di stare insieme, ormai eravamo quasi rassegnati, e giustamente in quella occasione disastrosa del nostro rapporto io sono rimasta incinta...

Ero li insieme a lui, insieme a mio unico amore, ma questa volta non era più convinta che sarei rimasta nella sua vita, in quel momento l'unica cosa che volevo veramente era sistemare qualcosa che io in qualche modo avevo contribuito a distruggere, e li presi la decisione di chiamare la sua moglie.

LA TELEFONATA

Mi ricordo come se fossi oggi che prima di telefonare a lei per cercare di rimediare il mio sbaglio, ho telefonato per primo a lui e li ho chiesto che cosa provava realmente per me, la sua risposta è stata vaga e confusa, a quel punto ho pensato che non era giusto che lui stessi cosi male con lei soltanto perchè io li ho permesso di entrare nella mia vita, ormai i nostri sentimenti erano cambiati, eravamo diventati "amici", e anche se ancora lo amavo, a quel punto ho provato ad aiutare loro, cercato di cambiare le cose e rassicurando la sua moglie che noi due non stavamo più insieme, che io non facevo più parte della loro vita, quindi lei doveva cercare di stare serena insieme a lui, perché lui amava lei, e non a me, li ho detto che il nostro rapporto era stato un rapporto di sesso e basta, e lei mi dissi; come faccio a credere alle tue parole? Dammi al meno una prova della tua sincerità, e dica in faccia a mio marito che tu hai chiuso con lui, però anche io voglio essere presente...

ho fato questo perché volevo salvare il loro matrimonio (che idiota che sono stata) Visto che ero io la causa del male di quella donna, volevo in qualche modo aiutare loro due a rimettersi insieme, anche perché non ci la facevo più a sentire ogni volte le lamentele di quell'uomo, non lo sentivo più sereno per ciò ho deciso di aiutare facendo quella maledetta telefonata.

" Tutti parlano di come vorrebbero cambiare le cose, aiutando a mettere tutto a posto; ma alla fine, se tutto va bene, si riesce solo a sistemare se stessi. Ed già un gran bel risultato."(Rob Reiner)

Dal momento che io ho deciso di chiamare lei, sapevo benissimo con chi avevo a che fare, perché qualche mesi prima, proprio all'inizio del nostro rapporto lei mi aveva telefonato perché aveva trovato mio numero fra le cose del suo marito e educatamente ha iniziato a parlare per cercare di capire che tipo di rapporto avessi con quell'uomo. (Lei dimostrava di essere una grande donna, e anche molto astuta)
Vi confesso che in quella occasione, sono stata falsa e bugiarda con lei perché non potevo dire la verità.

Lei mi ha chiamato per avere dei chiarimenti in riguardo a noi due, e io li ho risposto che ci siamo visti soltanto una volta nel suo ristorante, ed era una grande bugia.

Nello stesso giorno che lei mi aveva telefonato, io ero con lui in un'altra linea che ascoltavo tutto il nostro discorso in viva voce, incredibile ma è vero! Ero sconvolta, perché non me lo aspettavo la sua telefonata, lei ha iniziato a parlare di lui, e in quella occasione mi aveva detto anche che lui li aveva detto che io face la cubista (Che bugiardo) All'epoca credevo che lui li avessi detto questo soltanto per rassicurare il loro rapporto.

In quel giorno io doveva capire quanto fossi vigliacco, falso e bugiardo quell'uomo, ma ero ormai innamorata e mi rifiutavo di vedere la verità.

Dopo quella dichiarazione assurda della sua moglie, abbiamo comunque continuato la nostra conversazione e lei mi aveva svelato delle cose molto brutte in riguardo a lui, soltanto un uomo disumano e insensibile poteva fare tutte cattiverie nel confronto di una donna, lui però ha smentito tutto e io come ero una cieca innamorata ho creduto a quel manipolatore, anche se in fondo non ero del tutto convinta ho deciso comunque di passarci sopra perché ancora non lo conoscevo abbastanza.

Proprio in quella conversazione la sua moglie mi aveva fatto capire che era una donna molto forte, matura e anche molto innamorata.
Io per amore avrei fatto l'impossibile per lui, ma non sarei mai stata in grado di fare del male a quella donna e ne tantomeno al suo piccolo figlio, perché al contrario di lui io avevo una coscienza.

Nella notte che ho deciso di chiamare lei dovevo dormire e un albergo, ero comunque molto nervosa, speravo soltanto che le mie parole fossero state chiare e convincente.

Li ho fatto un squillo, e non appena lei ha risposto io li ho chiesto scusa per tutto il male che avevo fatto a lei e al suo matrimonio, e li ho detto chiaramente che avevo lasciato definitivamente il suo marito perché avevo finalmente capito che il suo interessi per me era solo ed esclusivamente sessuale, per ciò anche se io ancora lo amavo non mi la sentivo più di mandare avanti quel rapporto fatto di bugia e falsità.

Dopo di che lei ha iniziato dire delle cose in riguardo a lui e mi ha fatto delle domande, e a quel punto io non potevo più continuare a dire delle bugie perché volevo che tutto rimanesse chiaro perché credevo che soltanto così la loro situazione se avrebbe sistemata. Ad un certo punto mi sentivo sollevata e non aveva più senso continuare al telefono e quando stavo per mettere giù lei mi dissi; come faccio a credere alle tue parole? Dammi al meno una prova della tua sincerità e dica in faccia a mio marito che tu ha chiuso con lui, però anche io voglio essere presente, a quel punto io come una perfetta IDIOTA ho accettato ciò che mi aveva chiesto lei, ho creduto che era una buona cosa da fare , visto che io ero ormai convita della mia decisione di uscire dalla loro vita, invece non!

LA TRAPPOLA

Ho deciso di accettare quel incontro perché credevo che le cose potessi migliorare fra di loro, sono stata molto ingenua e sentimentale, perché non avevo ancora capito la gravità di quella situazione, lei aveva cercato di trarne profitto di quella situazione ed riuscita a fare in modo di mettere tutto contro di me, è stata molto astuta e falsa... ci ho messo qualche mesi per riuscire a capire tutta quella faccenda.

In quel giorno ci siamo dati un appuntamento in un bar per parlare da persone civile, noi tre, perché secondo lei soltanto così avrebbe creduto alle mie parole, e io come una perfetta idiota ci sono cascata.

Stavo soltanto aspettando che lui arrivassi per andare a quel appuntamento, pioveva molto, sembrava quasi un avviso dal cielo per non farmi andare da nessuna parte, appena lui arrivò li ho chiesto di uscire subito perché dovevamo andare in un bar a mangiare un panino come l'abbiamo sempre fatto, però lui era inquieto, era strano cosi come lo ero anche io, sembrava quasi che stavamo avvertendo che quella notte le nostre vite si sarebbero divise per sempre...

In quella notte io li ho nascosto la verità, perché sicuramente si li avessi detto che dovevamo parlare a tre, lui per paura sicuramente non lo avrebbe accettato e io non sarei riuscita a guadagnare la fiducia della sua moglie che di conseguenza non avrebbe creduto che io volessi realmente andarmene via della loro vita. In quella notte io non ho avuto scelta.

Dopo qualche minuti lui aveva chiamato a casa e io alla fine non ero riuscita a capire realmente che cosa lei li abbia detto, lui aveva pensato che io li stessi tramando contro, ho cercato di spiegare ma lui non mi voleva ascoltare, immediatamente è andato via a casa sua.
In quel maledetto giorno io ho tradito la fiducia del uomo che amavo, pur di cercare di aiutare a salvare il suo matrimonio.
Soltanto dopo qualche mese sono riuscita a capire che lei era riuscita a fare girare tutto contro di me. In quella notte io ero decisa a consegnare il mio amore nelle sue mani, non un amico, e lei con la sua astuzia era riuscita a portarmi via anche la sua amicizia.

IL PREGIUDIZIO

"Non possiamo mai giudicare la vita degli altri, perché ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinuncie. Una cosa è sentire di essere su giusto cammino, ma un'altra è pensare che il tuo sia l'unico cammino" (Paolo Coelho)

Non ho bisogno di essere giudicata da nessuno, per quello che ho cercato di fare perché solo Dio sa qual'erano le mie vere intensione in quel maledetto giorno, l'unico male che io sono convinta d'aver fatto in tutto ciò, è stato quello di cercare di sistemare una situazione di coppia che era ormai degradata e che non aveva più un punto di giuntura.

Solo Dio ha il potere di cambiare il destino delle persone, ed io ho provato a cambiare il loro destino quando in verità non aspettava a me cambiare ciò che ormai era già stato deciso.
Volevo soltanto che loro stessero bene insieme nient’altro, parlo di cuore, visto che io l'amante brasiliana ho contribuito ad allontanare un bimbo dal suo promiscuo padre, volevo in qualche modo cercare di avvicinarli.
Dio e solamente Dio sa la più sincera verità di come sono andate realmente le cose fra di noi.


L'INCOMPRENSIONI

Da quando stavamo insieme senza ombra di dubbio quelli sono stati i giorni peggiori della mia vita, mi sono trovata in mezzo ad una faccenda brutale piene di accuse, incomprensioni e colpe che io non avevo, tutto era diventato un vero incubo dove i giorni passavano ed io non riuscivo a svegliami. Era una vera tortura. Una grande tortura.

Il giorno seguente lo chiamato ed ho cercato, e appena mi a risposto mi ha riempito di accuse ingiuste, li volevo dire come erano andate le cose, ma lui non mi voleva ascoltare, lui non mi ha dato nessuna possibilità di difesa. Lei con le sue parole, era riuscita ad allontanarmi da lui al modo suo.
Fra di noi c'è stato un periodo di assoluto silenzio, lui mi mancava cosi tanto che sembravo che stessi per morire, mi mancava l'aria ogni volta che lo pensavo, lo pensavo sempre... giorno e notte ero disperatamente sola, mi sentivo devastata dentro, manca un pezzo di me, e la realtà di quella storia non la potevo condividere con nessuno.

Il silenzio si faceva sempre più intenso e di conseguenza anche il dolore che provavo, volevo sentire la sua voce al meno per sapere come stava, dopo tutto non avevo di nuovo il coraggio di chiamare lui, e sono rimasta li ad aspettare la sua telefonata.
Alla fine io ero li da sola, a pagare i conti con la dura realtà.

Era tutto cosi assurdo, e irreale che sembrava quasi che stessi vivendo la scena di un film drammatico.
A quel punto mi sono chiusa in me stessa come non avevo mai fatto prima, senza poter sfogare con nessuno il grande dolore che provavo in quel momento brutale della mia esistenza, e ho finalmente capito che cosa significava soffrire per amore.

TREGUA

Dopo qualche giorni lui si era fatto sentire, forse perché aveva capito ciò che io li avevo cercato di spiegare, o forse perché li mancavo.
Io comunque ero molto avvilita, ormai era quasi natale, lui mi dissi che abitava ancora insieme alla sua moglie quindi ho pensato che alla fine dei conti tutto quel male era servito a qualcosa, e un po’ mi sentivo sollevata, però non era così loro ormai erano arrivati a un punto di non ritorno, perché lui mi ha detto le stesse cose di prima; non sto bene insieme a lei, prima o poi me ne andrò via di casa.

Il nostro rapporto di "amicizia" ormai sembrava essere tornato alla normalità, anche se ogni tanto litigavamo, comunque noi due continuavamo a parlare della nostra vita, e anche se ci volevamo bene a quel punto non parlavamo più noi due.
Dopo qualche telefonate le cose stavano più o meno tornando come erano prima..
Mi sentivo cosi sola senza di lui, era come se mancassi un pezzo di me. Sentivo molto la sua mancanza, ma non li dicevo mai niente, aspettavo lui, aspettavo il tempo.

"Il tempo è un grande insegnate, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi alunni"(Hector Berlioz)

La vita va vissuta indipendentemente di come andrà a finire, la cosa più importante è vivere in pieno e senza rimpianti, perché il domani non è, e non sarà mai uguale a oggi, ogni giorno la vita ci riserva una nuova sorpresa, sta a noi saper cogliere o rifiutare l'attimo che la vita ci regala, non dimenticando però che la nostra vita è e sarà sempre nelle mani di Dio il padre della creazione.

Ormai mi ero rassegnata e avevo lasciato da parte il nostro amore impossibile e pia piano era nato un rapporto di amicizia, ci sentivamo ancora, non più come prima quando eravamo ancora innamorati, ogni giorno e ogni ora, ma comunque quasi sempre, ormai eravamo "amici" e nel bene o nel male io credevo che ci volessimo ancora bene.
Mi ricordo quanto era bello quel rapporto, avevamo molta intesa ed eravamo complici in molte cose, ci aiutavamo sempre con delle frase di ottimismo e auto stima quando qualcosa andava storto, quando ci siamo conosciuti lui era in sovrappeso e io di conseguenza li davo il giusto isentivo per aiutarlo a prendere cura del suo fisico, ha fatto crescere i capelli perché voleva che lui avessi più stima in se stesso, lo volevo vedere felice.

In quel periodo io credevo d'aver conosciuto l'uomo più bello del mondo, mio principe azzurro anche se non aveva del denaro per comprarsi il suo cavallo, credevo anche che avevo fatto svegliare in lui dei bei sentimenti ma dopo tutto il male che io ho visto dentro a quest'uomo oggi come oggi mi sono ricreduta, perché lui è troppo malvagio e disumano per riuscire a provare dei bei sentimenti verso qualcuno.
Ormai era alle porte, ci siamo fatti gli auguri ed io avevo già iniziato a pensare ad un anno nuovo, quel anno era un ano decisivo nella mia vita, avevo voglia di cambiamenti, mi sentivo più matura dopo tutto quella esperienza vissuta insieme a lui e avevo una gran voglia di cambiare la mia vita in meglio.
Mi ero decisa a lasciare tutto alle spalle, guardare avanti e lontano perché soltanto così sarei riuscita a superare quel sentimento d'amore che era ancora vivo dentro di me, volevo iniziare una nuova vita senza il pensiero d'amore passato e senza vizzi.

IL RINCONTRO

Pochi giorni dopo lui mi chiamò e mi dissi che stava per prendere il treno perché mi voleva vedere e a quel punto ero confusa, non sapevo più cosa pensare ne fare, perché dopo la sua telefonata volevo di nuovo rivedere lui.
Ci siamo dati l'appuntamento alla stazione e appena lo rivisto ho provato ancora una emozione multo forte per lui, dopo siamo andati a casa mia e lui mi dissi che fra pochi giorni sarebbe andato via di casa e sarebbe andato a vivere da solo a Napoli, e io li dissi; ma perché non prove a stare bene insieme a lei, cerchi di fare pace, e lui mi dissi che ormai non la amava più, dopo di che abbiamo fatto un’altra volta l'amore, ma questa volta sembravamo quasi due strani.
Io ormai ero rimasta incinta l'ultima volta che ci siamo visti a Napoli, e soltanto li ho avuto la possibilità di dirlo da vicino che aspettavo un figlio, ma ancora io non sapevo nulla in riguardo alla mia gravidanza.
Dopo qualche ore trascorsa insieme lui ha preso il treno di rientro per Napoli, ci siamo salutati e abbiamo ripreso a sentirci e a messaggiarci più spesso.

LA GRAVIDANZA

Pochi giorni ho iniziato a sentire una forte nausea, col passar del tempo diventava sempre più intensa... per qualche giorni ho creduto che quel male era dovuto alla mancanza di nicotina, perché nello stesso periodo avevo chiuso con le sigarette. Le mie amiche dicevano che io ero incinta, ma non li volevo credere perché non pensavo minimamente di essere incinta.

Con il passare dei giorni ho iniziato ad avere dei disturbi ormonali, e ancora un'altra volta ho creduto o forse volevo credere che tutto ciò era dovuto alla mancanza di nicotina, i giorni passavano e la mia situazione diventava sempre peggiori, finché la mia amica mi ha consigliato di fare un teste di gravidanza e a quel punto lo fatto. Il primo risultato era positivo, ma io ancora non ci credevo e ho comprato un nuovo test con una marca diversa ma anche quello era positivo, per un attimo sono entrata in disperazione ma poi mi sono tranquillizzata alla idea che i test non erano buoni e a quel punto ho deciso di prendere un appuntamento dal ginecologo.

Arrivando li mi sono state fatte una serie di domande, per capire quando era realmente avvenuto il concepimento, e li ho scoperto ero ormai incinta da mesi,dopo un po’ ho fatto l'ecografia e soltanto li ho avuto la conferma definitiva della mia gravidanza.

Era così piccolo... che l'unica cosa che mi ha fatto realmente credere che lui fossi vivo erano stati i battiti del suo piccolo cuore. Mi sono emozionata, ma allo stesso tempo ero anche disperata.

Ho pagato la visita e me ne sono andata, e anche se avevo una vita dentro di me, sentivo una grande sensazione di vuoto e disorientamento, mi sono messa a piangere, per vedere se in qualche modo riuscivo a togliere quella angoscia che mi stava consumando dentro, avevo i pensamenti confusi, pensavo in mille cose e allo stesso tempo non riuscivo a pensare a assolutamente niente.
Ho sempre desiderato avere un figlio ma non così, senza un minimo di preavviso, perché io non avevo niente da dare a lui in quel periodo della mia vita, avevo male appena un letto per dormire e un appartamento in affitto che ormai non pagavo da mesi.
Sono andata a casa e li ho iniziato a riflettere meglio su cosa stava realmente stava accadendo nella mia vita, ero depressa e ancora un'altra volta mi sono trovata da sola senza poter raccontare a nessuno tutto ciò.

IL VIGLIACCO

Non mi ricordo bene se è stato il giorno seguente o l'altro ancora che io dissi di essere rimasta incinta, li ho invito tramiti mms il test positivo e li ho scritto che ero incita.
Sicuramente quello non era il miglior modo di dare una notizia del genere però la distanza mi ha obbligato a farlo.

Il mio "amico"non si è fatto sentire e io comunque non li ho chiamato...
Qualche tempo dopo lui mi aveva invito un sms nel quale diceva: "Che cazzo stai dicendo"
E tramiti sms era iniziato a riempirmi di insulti...

Non ho riconosciuto quel uomo disumano e insensibile, quello non era l'uomo che avevo conosciuto, era un'altra persona. Sembrava quasi posseduto, e tutto quello soltanto perché avevo una vita dentro di me.
Li ho scritto e dissi che ero realmente incinta, dopo tutto ho cercato di essere forte e li dissi che comunque io avrei risolto quel "problema"

Io ero cosciente che fra di noi ormai era finita, e di sicuro non sarebbe stata quella gravidanza che ci avrebbe rimessi insieme, perché io non permetterò mai ad un uomo di restare a mio fianco soltanto perché aspetto un figlio suo, certe decisione devono essere prese insieme, con complicità e senza forzatura.

Fin dal inizio anche se ero in grande difficoltà economica, non li ho mai chiesto del denaro, volevo soltanto un po’ più di comprensione io comunque avevo già deciso che avrei portato a termine quella gravidanza con o senza di lui, e lui come un grande vigliacco non ha voluto esserci ne memo come amico e ha abbandonato suo figlio senza provare il minimo rimpianto.

La cosa più assurda è che un giorno ho creduto che lui mi volessi realmente bene, ho creduto nella sua bontà, ho creduto che lui fossi una persona umana e sensibile, ma non era così, mi sono ingannata, perché lui portava la bellissima maschera dei nobile, ma in fondo non aveva un animo nobile, lui cercava e cerca tutt'ora di essere un signore. Ma signore si nasce, non si diventata, mio caro ragazzo del sobborgo napoletano.

Soltanto in quel giorno ho finalmente capito che io non ho mai contato nulla nella sua vita. Il suo amore era sesso, la sua dolcezza era sesso, e il suo non riuscire a vedere più la sua vita senza di me anche questo era solo ed esclusivamente sesso.

"L'amore nasce per appetito, dura per fame, e muore per sazietà" (Alessandro Morandotti)

E' vero, concordo pienamente con questa frase, ma questo succede soltanto quando certi individui banali, superficiali e immaturi non sanno appressare la vera essenza dei sentimenti, l'amore è vita, l'inganno è disperazione.


Dopo tutte le cose che abbiamo vissuto insieme non mi sarei mai aspettata di trovare cosi tanta cattiveria e vigliaccheria. Lui si era accanito contro di me con tutte le sue forze, dandomi ripetutamente da puttana brasiliana, diceva che io li avevo ingannato, che io li avevo detto che ero sterile e che non potevo avere dei figli, ed era soltanto per questo motivo che lui veniva tutti i giorni dentro di me, e tutto questo tramiti sms, che vigliacco, mamma mia! Sono rimasta senza parole. E mi sono domandata chi era quell'uomo? Io ormai non lo conoscevo più...

Lui ripeteva con insistenza che mio figlio non era suo, diceva che se io decidessi di portare avanti quella gravidanza “erano cazzi miei” perché lui non avrebbe preso nessuna responsabilità come padre, diceva che era venuto dentro di me tutti quei mesi, ero soltanto perché io li avevo affermato che io ero sterile, e poi mi voleva convincere in fare un aborto perché non era il caso di portare avanti quella gravidanza, lui parlava come si avessi il diritto di comandare la mia vita.

Questa è stata la educazione della sua madre disumana, l'unica cosa che ha imparato realmente da lei era che lui non doveva rispettare le donne, perché molto probabilmente ne suo padre, ne il suo marito non l'hanno rispettato lei di conseguenza non ha avuto abbastanza intelligenza per insegnare a suo figlio il vero significato della parola rispetto, rispetto per le donne, rispetto per la vita. (Parlo in questo modo perché un giorno ho avuto il dispiacere di parlare con questa "signora" che si era rivelata tale e quale a lui)

IL VIGLIACCO ACUSA

Mi ricordo che una volta in una normale conversazione di coppia io li dissi; non so perché nella mia vita non sono mai rimasta incita, chissà se posso avere dei figli? Dopo non abbiamo mai più ripreso quel discorso, perché era finito li.
Non aveva mai amato nessun uomo come ho amato lui, facevamo amore giorno e notte senza preoccupazione, ne precauzione, ed normale che se quel rapporto durassi più a lungo, prima o poi io sarei rimasta incinta da lui.

Soltanto all'inizio del nostro rapporto lui si era preoccupato in comprare la pillola del giorno dopo, quasi sempre li dicevo quando sarebbe stato il mio supposto periodo fertile, e lui se ne fregava (Tanto dentro di se ormai lo sapeva che se io fossi rimasta incinta lui lo avrebbe abbandonato come alla fine ha fatto) Addirittura un giorno mi dissi; "Dove mangia uno mangia anche due" cioè voleva dire che non era poi cosi realmente preoccupato se io diventassi incinta o meno, una volta abbiamo anche parlato di quanto sarebbe stato bello un figlio nostro, e in una certa occasione lui mi dissi; vieni a Napoli e ti metto incinta, per una donna innamorata questa è di sicuro la frase più bella che un uomo li possa dire.

Due giorni dopo lui aveva deciso di farsi sentire, e non si era ancora rassegnato e ancora una'altra volta ha ripreso ad insultami. Poco dopo mi dissi che stava venendo a casa mia per aiutarmi a risolvere mio "problema" e io li dissi che "il mio "problema" di sicuro lo risolvo da sola, e qualsiasi decisione prenda di sicuro la prenderò comunque da sola, perché non ho bisogno di una razza di bastardo come te per decidere per la mia vita”

IL PREZZO DEL ADULTERIO

Mamma mia! Devo ammettere che un atteggiamento simili non mi lo sarei mai aspettato, io stimavo molto quell’ORCO, credevo che lui fossi una persona buona, umano, sensibile, io credevo in lui, io lo adoravo perché lui mi ha sempre dimostrato di essere un uomo di valore.

“E’ vero quando dicono che l'essere umano non li conosciamo mai abbastanza, ora capisco perché, l'essere umano è imprevedibile, li diamo molto ma alla fine ci troviamo senza nulla fra le mani e l'unica cosa che ci rimani realmente è la delusione per un giorno aver creduto che quella persona aveva un qualcosa di buono dentro”

LA SUA DECISIONE

Dopo esserci messaggiarci per qualche giorni, con tanti di insulti e accusa, a quel punto ho deciso di stare al suo gioco perché volevo vedere fino a che punto lui sarebbe arrivato, li inviai un sms e li dissi; “Ho bisogno che tu mi aiuti a pagare una clinica perché ora no mi posso permettere di mandare avanti la mia gravidanza”
Lui appena ha letto il mio sms, ha preso subito il telefono e me chiamo, nel giorno seguente è venuto di corsa a casa mia, ma io a quel punto non li ho voluto vedere e non volevo più avere a che fare con quel maledetto vigliacco.

Non li ho permesso di gettare nella spazzatura la vita che avevo dentro, perché io la ”puttana brasiliana” anche se in passato avevo deciso di abbandonare quel adultero, io lo amato ed ero consapevole che quel piccolo bebè era il frutto del mio sentimento, non del mio inganno e interessi economico come dite voi a Napoli.

Io ho le Palle, e non ho bisogno che un vigliacco prenda una decisione cosi importante e decisiva per la mia vita. Io non ho bisogno di questo tipo di orco a mio fianco.

RIFLESSIONE DEL PASSATO

Dopo il suo bruttale atteggiamento ho pensato alla telefonata che la sua moglie mi aveva fatto all’inizio del nostro rapporto nel quale, mi ha detto che quando lei era al settimo mesi di gravidanza lui l’aveva abbandonato, e se n’era andato via di casa per quasi un mesi e una volta che lei aveva partorito lui non voleva avvicinarsi a lei con la scusa che il latte li faceva senso, la realtà è che lui e una persona spregevole e disumana, all’epoca lui ha smentito tutto e io li ho creduto.
Dopo questa riflessione, ho pensato a quanto sono stata stupida nel farmi ingannare da lui in quel modo, ma tutto questo era anche grazie alla sua raffinata capacità persuasiva e manipolatrice, a quel punto la sua maschera ormai era caduta a terra e io finalmente ho capito con chi avevo a che fare.

SMS DEL VILIACCO


Dopo qualche minuti lui mi aveva inviato un'altro sms nel quale diceva; SCRIVO CON PAROLE SUE.

"mi sembrava di aver conosciuto una donna diversa, ma i tuoi comportamenti compresso l'ultimo di quando sono venuto a casa tua, mi hanno fatto riflettere , e mi hanno fatto capire che tu sei una persona instabile perché tuo comportamento è veramente privo di senso, poi per quanto riguarda la tua gravidanza, io sono venuto apposta per parlare di questa cosa e decidere insieme a te, e a malincuore decidere che questa cosa non si poteva portare avanti per tanti problemi "correlati" ma tu ti sei comportata da persona insignificante e immatura, mi hai messo con le spalle in facce al muro e mi hai fatto prendere la decisione di abbandonarti per sempre perché le persone che si comportano cosi io non li sopporto, io sono una persona che ha sempre cercato di parlare con te ma tu al momento opportuno hai avuto un atteggiamento da persona pazza... ma che, credevi che facendo cosi pensavi di darmi una lezione? Ma non hai capito che questo tuo modo di fare hai fatto solo in modo di perdermi".


LA MIA DECISIONE.

Ormai era inutile che lui continuassi a sprecare tempo e denaro nel cercare di giustificare la sua vigliaccheria perché io ormai già avevo preso la decisione d’avere quel figlio da sola.
Lui ha scritto cosi tanto ma alla fine non ha detto assolutamente niente, lui era un codardo.
E dopo li ho risposto dicendoli; "Io non farò nessun aborto, mi dispiace ma non ti darò questo piacere, io voglio questo bambino o questa bambina. Sono incinta di tre mese, e anche se sono molto confusa mi sento altrettanto molto felice.
Finalmente sto per realizzare mio sogno di maternità, ma tu non fai più parte di questo sogno.
Spero che tutto vada bene nella tua vita, e anche se sono in crisi per colpa tua, porterò avanti lo stesso la mia decisione, anche se economicamente non mi posso proprio permettere ma io ci la farò lo stesso con o senza di te.
Visto che tu hai deciso di abbandonare tuo figlio io non ti voglio costringere ad accettare questo bebè, assumerò io tutte le responsabilità e obblighi morali ed economici, però l'unica cosa che tu dovrà fare sarà assumere la paternità nel giorno che lui sarà nato perché questo diritto io non li posso togliere.
Ci risentiamo fra qualche mesi quando sarò nella maternità”


“Soltanto i codardi mollano i loro sogni per paura delle conseguenze”

Lui mi ha risposto dicendo "Ti ho dato quello che volevi adesso non cercarmi mai più”

L’uomo che io ho amato e che credevo per lo meno che fossi mio amico improvvisamente a deciso di diventare il mio nemico accanendosi contro di me con molta furia e una cattiveria bruttale.

Dopo tutto mi sono chiusa per qualche giorni nella mia camera da letto, ho riflettuto molto e ho trovato risposte a molte cose.
Per bel po’ non ci siamo sentiti, ma in fondo avevo ancora speranza che quell’orco finalmente diventassi lucido e se accorgessi del grande male che stava facendo ad una vita innocente ma lui non aveva una coscienza..

Qualche tempo dopo lui mi ha inviato un sms nel quale chiedeva "come stai?"
Poi a continuato a insistere con la stessa banale domanda, e dopo sono iniziati gli insulti, io comunque ero ferma nella mia decisione e lui continuava a dire che li ho ingannato perché li avevo detto che ero sterile e alla fine sono rimasta incinta, dandomi da puttana molte volte.
Era quella la giustificazione che lui ha trovato per rifiutare la paternità, e per nascondere i suoi sbagli, lui ha raccontato a tutti la sua versione dei fatti soltanto perché voleva fare la vittima, e tutte le persone li hanno creduto perché lui è una grande manipolatore.

GESTO DIABOLICO

Qualche giorni dopo lui mi telefonò, come se nulla fossi successo, e di nuovo mi ha chiesto come stavo, anche se cercavo di essere forte in fondo io non stavo bene, mi sentivo disorientata ma cercavo comunque di sopravvivere a tutte le problematiche della mia vita.

Io comunque li dissi che stavo bene, inoltre li ho detto che un ragazzo era molto innamorato di me, e io li dissi che ci stavo pensando indipendentemente della mia gravidanza, dopo qualche minuti di conversazione banale, li dissi che nel giorno seguente stavo andando a Caserta perché dovevo risolvere una situazione di lavoro e lui ha detto che mi voleva vedere. In quel periodo il mio stato emozionale era molto instabile e mentre eravamo al telefono ho iniziato a piangere di continuo, non riuscivo a capire perché piangevo così tanto.

Ma la verità era io ancora amavo tanto quell'essere disumano e insensibile, e anche dopo tutti i suoi maltrattamenti ho deciso di rivedere un’altra volta lu.
Nel giorno seguente ci siamo rivisti a Caserta, siccome non avevo voglia di affrontare certi discorsi, ho deciso di non parlare ne della gravidanza ne di noi due perché non sapevo come avrebbe reagito, dopo aver parlato per qualche minuti di cose stupidità, li ho fatto vedere la prima ecografia del bebè, e lui ha guardo freddamente senza fare alcun commento in riguardo.

Dopo mi ha invitato a pranzo, e ne meno li lui ha avuto il coraggio di affrontare il discorso, io comunque sono rimasta zitta perché ormai li avevo già detto tutto, dopo un po’ siamo andati a finire un'altra volta a letto, dopo mesi che non avevamo il minimo contatto fisico, e per la prima volta da quando siamo stati “abbiamo fatto del sesso violento” Quell’orco cercava di spingere con molta forza mio utero, forse credeva che penetrandomi in questo modo sarebbe riuscito in qualche modo a interrompere la mia gravidanza provocando un aborto.

Appena ho capito cosa stava succedendo ho interrotto il rapporto, li guardato dentro ai suoi occhi e li dissi; tu stai cercando di uccidere mio figlio, e lui è rimasto zitto a guardare la mia reazione, e per cercare di rimediar ha semplicemente mi ha messo le mani sulla sula pancia e la accarezzava con delicatezza come se nulla fossi e come se mio figlio li importassi qualche.

Dopo lui mi portò alla stazione e nel frattempo abbiamo parlato di molte cose senza arrivare a nessuna decisione, dopo quel giorno ci siamo rivisti ancora un'altra volta e nel frattempo ci sentivamo, ma quella serenità ha durato molto poco perché lui ha ripreso ad insultarmi e accusarmi per la gravidanza e io a quel punto non avevo più la forza per combattere con le sue cattiverie e ho deciso di non rispondere più alle sue telefonate.

VENDETTA

Per molto tempo non ci siamo più sentiti, finché io lo cercato perché volevo avere dei chiarimenti su una certa faccenda e lui come al solido ansi che affrontare il discorso se è comportato come un vigliacco e questa volta mi dissi;, "va a fan cullo puttana brasiliana tu e tuo figlio"

Quella sua risposta è bastata per fare scatenare dentro di me una furia cosi grande che per la prima volta ho provato oddio verso una persona voleva
E in quel girono, ho deciso di chiamare la sua ex moglie e dire a lei che io ero incita perché mi sono stancata di lui, della sua cattiveria e delle sue bugie, io sapevo che quello sarebbe l’unico modo di riuscire in qualche modo ad aggredire lui, in questa occasione io ammetto di essermi comportata come una puttana, perché è questo che merita un uomo come lui.
Mio oddio era così tanto che io non ho pensato al male che avrei fatto anche a lei visto che ancora non ne sapeva nulla della mia gravidanza.

Nel giorno che io lo chiamata mi sentivo così umiliata ma no me ne fregava proprio nulla, e li dissi che ero incinta del suo ex marito, ma che non volevo nulla da lui, l'unica cosa che lui doveva fare era assumere la paternità perché era un diritto del bambino ed io in qualità di madre lo dovevo fare, e lei al meno in quel giorno era stata molto comprensibile nei miei confronti perché sapevo che il suo ex era una bestia.

Io ero avvelenata per tutta la cattiveria di quel uomo, non ho pensato a nulla volevo soltanto vendicarmi in qualche modo di lui.

“TREGUA”

Dopo quel giorno siamo rimasti molti tempo senza sentirci, ormai ero al sesto mese di gravidanza e lui di nuovo mi chiamò, e io dopo qualche giorno mi sono presentata a Napoli, mi sono stancata di parlare con lui di quella gravidanza tramiti sms, e li dissi che ero li perché anche se noi due non stavamo più insieme per lo meno dovevamo cercare di essere amici perché bene o male io ero la madre del suo figlio, e lui mi dissi che non era interessato ne meno alla mia amicizia, però mi dissi che avrebbe fatto il riconoscimento.

L'unica cosa che volevo veramente era soltanto che lui mi lasciassi in pace in quella gravidanza perché fin dall'inizio non ha fatto altro che torturarmi continuamente con i suoi cambi di umore.
Ormai ero al settimo mese e lui mi chiamò un'altra volta, e finalmente dopo tanto tempo siamo riusciti ad stabilire un minimo di dialogo senza aggredirsi, abbiamo parlato per circa un'ora di molte cose e lui mi ha chiesto che sentimento provavo verso di lui, e a quel punto io sono stata sincera e li dissi che ancora lo amavo e che comunque non riuscivo a odiare il padre del mio figlio.

Da quando ci siamo lasciati credo che quello sia stato l’unico giorno che lui mi ha chiamato per parlare di noi, io credevo che stessi parlando con un “amico”
Dopo quel giorno abbiamo ripreso a sentirci senza litigare continuamente come facevamo in passato, sembrava che lui finalmente aveva l’intensione di farsi presente nella vita del suo figlio, ma le cose non sono come sembrano.

Quel nostro rapporto di amicizia era cosi instabile, ma per lo meno io avevo pace, comunque ero ormai troppo provata per riprendere un altro litigio con lui, io ero in grande difficoltà economica, avevo anche una lettera di sfratto dovevo lasciare mio appartamento dopo poco tempo, ma comunque non li ho mai parlato di denaro perché volevo al meno in nome del mio figlio cercare di stare pace con quella bestia napoletana.

L’ADDIO

Era ormai passati l'ottavo mese di gravidanza e lui bene o male ogni tanto mi chiamava per sapere come andavano le cose, ormai era da un bel po’ che noi due non litigavamo.
Un giorno inaspettatamente lui ancora un’altra volta mi ha chiamato e mi ha iniziato ad aggredirmi, insultandomi pesantemente e mi dissi che io e la sua ex moglie eravamo due grandissime puttane puttana dopo di che a messo giù il telefono non si è fatto più sentire.

E ancora un’altra volta mi ha messo in agitazione e io dovevo cercare di mantenere la calma perché ormai la mia gravidanza stava arrivando al termine.
Quello che sembrava una amicizia alla fine un'altra volta se rivelò un incubo.
Mancava pochi giorni a mio compleanno e lui dopo qualche giorni che non se faceva più sentire mi chiamò un'altra volta per parlare di noi due, e di quello che io rappresentavo nella sua vita, poi mi dissi che la domenica stava venendo a casa mia perche voleva parlare con me su tutte le cose che stava succedendo fra di noi.

Lui era stato così convincente che alla fine era riuscito a fare svegliare dentro di me un sentimento che io credevo ormai morto, in quel giorno non sono riuscita a capire che cosa li fossi andata in testa, mi sembrava così diverso.

Mancavano due giorni al nostro appuntamento ma per me sembrava una eternità, i giorni non passavano, ero curiosa in sapere che cosa lui avessi nella testa, ero in ansia e non vedevo l'ora che arrivassi la domenica, ho pensato che finalmente lui fossi diventato lucido e li saremo finalmente riusciti a parlare della nostra vita.

Domenica finalmente era arrivata, dopo mese di distacco il mio primo pensiero era lui, ho preso il telefono e li ho fatto un squillo, lui era ancora nel letto e li ho chiesto a che ora arrivava e lui mi dissi che non se sentiva molto bene e di conseguenza non sarebbe più venuto a trovarmi.

Ancora un’altra volta ho dato ha lui la possibilità di farsi valere e lui invece ha preso gioco di me, anche in quella occasione lui mi aveva deluso e io a quel punto lo mandato definitivamente all’inferno.

Lui mi ha stancato ed io non avevo più la minima voglia di stare appresso a quella razza di lunatico, psicopatico, maniaco e sadomasochista.

Ho deciso di chiudere definitivamente con quel pazzo perché stava arrivando una creatura innocente che aveva bisogno del mio amore, della mia attenzione e della mia serenità.
A quel punto sono andata al mare ad aspettare il termine della gravidanza.

IL PARTO

Erano le 2 di notte quando se sono rotte le acque io non avevo ne i soldi ne un trasporto per andare nella maternità per ciò ho dovuto aspettare, il primo treno che doveva passare circa 3 ore dopo finché sono riuscita a andare all'ospedale. Ma in quel giorno mi sentivo molto forte.

Sono andata da sola nella sala parto e 24 ore dopo è nato mio figlio, era bellissimo, e anche se il padre del mio figlio o meglio il donatore di sperma come ha detto lui, non era stato a mio fianco io non ho sentito la mancanza.
Dopo poche ore di vita, il mio bambino è stato portato di urgenza alla terapia intensiva neonatale dove è rimasto per più di 15 giorni, lui era sotto peso e in più soffriva di una forte anemia, non è stato facile per me, vedere mio figlio in quelle condizione, lui era li chiuso in una incubatrice a beccarsi le trasfusione, mentre io ero li a fuori a guardare.

In torno a lui , c'erano altri piccoli nella sua stessa situazione o addirittura peggio di lui ma i genitori erano li insieme a sostenere psicologicamente un'altro, e anche in quella occasione io ho dovuto trovare la forza nel cercare di combattere da sola, per fortuna dopo sono arrivati i miei amici e io mi sono sentita meglio.

IL VIGLIACCO 2

Nello stesso giorno, ho inviato un mms a quest'uomo, con alcune foto che ero riuscita a scattare prima che mi lo portassero via, e insieme alle foto li dissi che avevamo tre giorni di tempo per andare a riconoscere il bambino come eravamo rimasti da accordo e lui mi ha risposto dicendo;

" Va fan culo puttana brasiliana tu e tuo figlio"


Sono rimasta senza parola.
Anche se ci provo non saprei definire la sensazione che ho provato in quel giorno, quel'essere che io ho amato cosi tanto era la cosa più spregevole e Disumana che io abbia mai conosciuto.
Il giorno seguente sono andata a riconoscere mio figlio.

La nobiltà di spirito è un dono che pochi hanno la fortuna d'avere ed io prego ogni giorno a Dio che il mio piccolo non abbia dentro di se la cattiveria di questo infame.

Dopo qualche giorni mi dissi che lo avrebbe riconosciuto soltanto dopo test di paternità, io ho chiamato la clinica per fissare l’appuntamento e li ho informato i costi delle spesse e lui ha rimando perché non aveva la minima intensione di presentarsi.

Mi avevo consigliato di andare da un avvocato per risolvere quella sporca faccenda ma io non volevo, perché ormai mi ero stancata di combattere con il male che quell’uomo aveva dentro e a quel punto ho fatto l’unica cosa che potevo fare era trovare un modo pacifico nel cercare di risolvere le cose senza dover essere trascinata davanti al tribunale.

LA PATERNITA’

Dopo quasi tre mesi, mi sono presentata nel suo ristorante, sono entrata molto discretamente, li ho incollato al petto un adesivo post it con l’indirizzo del comune e l’ora del appuntamento che io avevo preso e li dissi che nel giorno seguente se doveva presentare nel comune di Napoli per provvedere al riconoscimento del suo figlio come eravamo rimasti da accordo.

Nel giorno seguente lui ha riconosciuto il suo figlio anche se ha detto a tutti che ha fatto sotto pressione soltanto perché io lo avevo minacciato, che brutto maschio napoletano.
La sua preoccupazione più grande era quella di dover pagar gli alimenti a suo figlio bastardo, ma io non ho mai parlato di denaro con quella razza di orco napoletano, l’unica cosa che lui doveva fare era il passaporto e l’ordine definitiva all’spatrio, dopo di che io non lo avrei mai più cercato e lui mi dissi, ok facciamo tutto, basta che tu sparisca per sempre con tuo figlio, ma i giorni passavano e lui non riusciva mai a trovare tempo per risolvere i miei problemi, come diceva lui stesso.

L’UOMO SENZA PALLE.

Dopo di che, ogni volta che li dicevo che avevamo un appuntamento, lui non si presentava e in più continuava a dare da puttana brasiliana la femmina che dava da mangiare a suo figlio, la sua aggressività diventava sempre più forte. Io li ho sempre detto che lui poteva fare del male a me, ma che non doveva toccare mio figlio, e a quel punto la mia pazienza era arrivata al limite e ancora un’altra volta sono venuta a Napoli e li ho buttato delle uove in mezza alla sua faccia da carogna napoletana.

E a quel punto li dissi che lui doveva andare a prendere l’appuntamento per risolvere definitivamente la situazione del suo figlio e chiudere quella faccenda.
Nel giorno seguente lui ansi che presentarsi come un vero uomo per risolvere definitivamente quella brutta faccenda fra di noi, mi ha minacciato dicendo che se io mi facessi vedere una’altra volta lui mi avrebbe fatto saltare per aria.

Dopo di che ha deciso di dare mio numero di telefono alla sua donna e nel giorno seguente lei mi ha chiamato per cercare di risolvere una situazione nella quale lei non centrava nulla, agendo anche lei da vigliacca, senza saper con chi aveva realmente a che fare, lui sicuramente avrà fatto anche a lue il lavaggio del cervello o pure questa donna è uguale a lui.

Sicuramente lui stara dando sesso e illusione in cambio di regali come faceva anche in passato con le sue amante ricche, ma con me ci era cascato proprio male perché la puttana brasiliana aveva soltanto amore da dare a questo gigolo napoletano.

Lui non mi ha lascito scelta e quel punto ho risolto tutto a modo mio, e dopo mesi di litigi ho tagliato definitivamente il cordone ombelicale che ancora mi legava a quell’orco, e finalmente sono libera…

“Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo …
Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo …”
(Nomadi)


Non ho scritto questa storia perché stavo cercando di fare la vittima o la cattiva, non, lo scrita perché volevo raccontare la verità di come sono andate realmente le cose fra di noi e ora lui non potrà più continuare a raccontare le sue favole, lui è la persona più falsa, ipocrita, bugiarda, opportunista e disumana che io abbia mai conosciuto e spero che con questo anche mio figlio un giorno possa capire la verità su di lui, perché è stato questo uomo stesso che mi dissi che se un giono mio figlio se azzardasi a cercarlo lui lo avrebbe messo contro di me e io so che da un infame come lui ci se può aspettare qualsiase cosa.

Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere questa storia di merda, e chiedo scusa alla sua ex moglie e suo figlio, ma pur troppo l’amore è un sentimento che non se può controllare, e all'epoca l'unica cosa che realmente mi interessava era vivere quel sentimento che mi hà reso patetica e ridicola, ma è così che ci se senti quando se è innamorati, e che dobbiamo fare è la vita!

“Finalmente mi sono messa l’anima in pace, perché la ingiustizia è un veleno che uccide lentamente”


“Nella vita conoscerai la gioia e il dolore.
Cerca di ricordarti i momenti di gioia, che ti aiuteranno ad affrontare il futuro e quelli di dolore perché ti renderanno più forte”
Non passare la vita a rincorrere o a rimpiangere qualcosa che non avrai mai, o che ormai non c'e più.
La vita è ora, in questo momento, priva di certezze.
La vita è un attimo e per questo va vissuta, non restare a guardare”
(Silvana Stremiz)






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venerdì 11 dicembre 2009

c.





L'amore puoi condurci all'inferno o in paradiso ma comunque ci porta sempre in qualche luogo. e' nenecessario accettarlo, perchè esso è ciò che alimenta la nostra esistenza. Paolo Coelho